Negli articoli precedenti (se non li hai letti ti invito a recuperarli cliccando qui), abbiamo parlato di abitudini e di obiettivi. Spero ti siano stati utili per capire se hai delle abitudini che portano benefici o meno, e che tu sia riuscito a scrivere bene e dettagliatamente i tuoi obiettivi su carta.

Se mi hai seguito fin qui sei un passo avanti a molte altre persone che, a differenza tua, già il 2 Gennaio si sono dimenticate dei loro “ buoni propositi”.

Mettiamoci all’opera

Facile no?! Adesso che hai scritto tutto e sei carichissimo per iniziare a realizzare ciò che hai idealizzato e scritto ma…Ops.
No, forse non è cosi facile come sembra.

Quando ci mettiamo lì a scrivere i nostri obiettivi tendiamo sempre a semplificare la vita di tutti i giorni, dimenticandoci che per fare determinate cose e per arrivare a certi traguardi, abbiamo bisogno di tempo, e sopratutto bisogna impiegare delle risorse per arrivare dove ci siamo prefissati.

È facile perdere di vista l’orizzonte.

La vita odierna è molto caotica, frenetica, distratta, e spesso molto superficiale.

Viviamo costantemente seguendo standard fissati da altre persone, seguendo schemi comuni, che non ci appartengono minimamente, fissiamo un orizzonte che non rappresenta il nostro ideale, perdendo di vista la parte più preziosa di noi, la nostra personalissima interpretazione e visione della vita.

Il nostro focus è minato costantemente dalla società in cui viviamo, e molte volte dalla nostra poca determinazione nel dire di no a situazioni che, sappiamo dal principio, ci porteranno lontano da noi e da quello che vogliamo.

La causa dei non risultati. Stiamo per prendere la strada delle scuse, già lo sento; Non ho risultati perché… Non sono dove vorrei essere perché…

E svariati altri migliaia di motivi che al momento non mi vengono in mente, ma sono sicuro che la lista la puoi continuare benissimo da solo, ma non farlo.

Beh ti dirò una cosa, l’unico motivo per il quale non stai ottenendo quello che hai scritto…Sei TU.

Puoi dare la colpa agli altri, benissimo, fallo, ma in cuor tuo sai perfettamente che non hai dato il massimo, che non sei andato fino in fondo mai, che hai mollato sempre ad un passo dall’oro.

Con le tue scuse stai semplicemente procrastinando e spostando il problema, la decisone da prendere più avanti nel tuo percorso.

Questo non farà altro che incrementare la tua indecisione e la tua paura  ingigantendo a dismisura il problema stesso.

L’azione è l’antidoto per la paura

Tutto quel tempo usato a pensare e ripensare su come sarà la nostra vita dopo aver preso quella strada, è tempo perso, o meglio, in una prima fase è giusto ed ammissibile (un po di ratio e di valutazione prima di scegliere è contemplato) ma non dobbiamo perderla come scusa per non decidere mai e continuare a rimandare.

Tutto questo rimandare, è chiamato procrastinazione.

Ma perché continuiamo a rimandare ?!

Le motivazioni sono svariate:

  • Perfezionismo: non ti senti mai pronto per affrontare o iniziare un nuovo progetto, percorso ripensa ad una cosa però quando hai iniziato a camminare non sei mai caduto ?!
  • Paura dell’insuccesso: la paura di fallire è una delle motivazioni più grandi che ci spinge a non fare determinate cose, dando per scontato in partenza che le cose andranno male.
  • Paura del successo: è comunemente diffusa la paura del successo, a differenza di quanto si possa pensare, in quanto molte persone pensano di non meritarselo, e quindi vivere una sorta di senso di colpa.
  • Paura delle conseguenze: quello che dicevo sopra, si ha paura di ciò che potrà succedere una volta presa una decisione, ma finché non vivi la situazione è solamente nella tua testa.
  • Paura delle responsabilità
  • Paura del cambiamento: siamo degli esserli abitudinari, attaccati molto alla confort zone, tutto ciò che ci allontana da essa ci riempie di stress.

Come combattere la procrastinazione

Partiamo dal fatto che non prendere una decisione è già una decisone di per sé, stai decidendo e scegliendo di non scegliere.

Essendo una non scelta una scelta, ti invito e ti esorto a scegliere anziché far scegliere agli altri per te.

Mel Robbins ha ideato una potente tecnica, “la regola dei 5 secondi”, diciamo un po il metodo del fallo e basta per prendere le scelte migliori e smettere di rimandare all’infinito.

Il suo metodo è molto immediato, ma non facile.

Si basa su una presa di coraggio e sul muoversi senza pensarci troppo su, ha dimostrato che esiste un collegamento forte tra cervello ed istinto umano, spiegando che quando abbiamo di fronte a noi un obiettivo, la nostra mente mette in atto una serie di passaggi per raggiungerlo, e completandone uno, il cervello stimola l’istinto a compiere tutti gli altri.

5..4..3..2..1…Agisci.

Il suo metodo si basa proprio su questo principio, un conto alla rovescia che parte da 5 ed arriva ad 1 dopodiché sei chiamato all’azione ed alla tua presa di coraggio e fiducia in te stesso.

Molte volte è proprio quello di cui abbiamo tutti bisogno, un’iniezione di autostima e fiducia nei nostri mezzi, capendo che i nostri risultati ed i nostri successi si trovano oltre un ostacolo chiamato paura e la possiamo superare solamente affrontandola e non rimandandola all’infinito, perché più rimandiamo e più diventa grande. Agisci!

Gianluca Agostini
Autore

Ciao, mi chiamo Gianluca e sono un personal trainer, preparatore atletico e motivational coach. Ho iniziato il percorso nel mondo del fitness per pura passione, prima come allievo, e successivamente come allenatore. Il mio obiettivo è stimolare le persone a dare il meglio di loro stessi attraverso il movimento, portandole allo sviluppo di un mindset orientato al raggiungimento degli obiettivi, e di uno stile di vita sano ed equilibrato.

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